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Ecografia Mammaria

Aggiornamento: 10 gen 2021

Che cos’è?

L’ecografia mammaria consente di esplorare l’intera ghiandola per ricercare eventuali lesioni nodulari in essa contenute. Le mammelle sono costituite da una porzione ghiandolare (da cui prendono origine eventuali neoplasie) e da grasso e tessuto fibroso. Nelle donne giovani è generalmente prevalente la componente ghiandolare mentre con l’avanzare dell’età quest’ultima si riduce a favore della componente adiposa e fibrosa. Per tale motivo l’ecografia è particolarmente indicata al di sotto dei 40 anni in quanto in questa fascia di età l’abbondanza di tessuto ghiandolare (seno denso) impedisce alla mammografia di valutare correttamente la presenza di noduli. L’ecografia consente inoltre di discriminare fra lesioni di tipo cistico (quasi sempre benigne) e lesioni solide che invece necessitano di ulteriori controlli o di un esame citologico effettuato mediante agoaspirato.


Ecografia Mammaria

E’ necessaria una preparazione ?

Per questo tipo di ecografia non è necessaria una specifica preparazione, conviene comunque indossare abiti comodi. Durante l’esame bisognerà rimanere a torace scoperto. Ricordarsi sempre di portare con sé i precedenti esami effettuati (ecografie, mammografie).

Come si interpretano i risultati ?

Nel referto dell’esame vengono descritti gli eventuali noduli trovati che possono essere solidi (spesso si tratta di fibroadenomi che sono tumori benigni ma che vanno tenuti sotto controllo) o cistici (quasi sempre benigni). In base alle caratteristiche del nodulo e alla sua vascolarizzazione si possono esprimere giudizi orientativi sulla natura dei noduli solidi che vanno però sempre confermati o con l’osservazione a breve termine o con l’agoaspirato; un nodulo a margini regolari, di forma ovalare che era già presente ai precedenti controlli e non cresce significativamente è verosimilmente di natura benigna mentre un nodulo con margini irregolari, di recente insorgenza o che cresce rapidamente è molto sospetto (potrebbe essere una neoplasia maligna) e richiede un esame bioptico.

Molto frequentemente, in particolar modo nelle donne giovani, è descritto un quadro di mastopatia che è caratterizzato da un’ipertrofia del tessuto ghiandolare che risponde in maniera eccessiva agli estrogeni ed è causa dei fastidi premestruali che le pazienti lamentano. Tale quadro non è preoccupante e richiede solo controlli nel tempo. Altrettanto frequente e non preoccupante è il riscontro di linfonodi ingrossati in sede ascellare di tipo “reattivo” cioè infiammatorio.

Che altri esami si possono effettuare ?

In caso di nodulo sospetto è necessario eseguire un agoaspirato o una biopsia escissionale che consentono di ottenere una diagnosi istologica del nodulo.Molto utile la mammografia, in particolar modo dopo i 40 anni, che, se effettuata annualmente, consente di praticare una valida prevenzione nei confronti del carcinoma mammario.E’ anche possibile alternare le metodiche effettuando un anno l’ecografia e l’anno successivo la mammografia.

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